La Svizzera è fuori dalla lista grigia dei paradisi fiscali, grazie alla riforma fiscale di qualche mese fa. La decisione è stata raggiunta dal Consiglio Ecofin del 10 ottobre 2019. Farà invece discutere l’uscita degli Emirati arabi uniti dalla black list UE: a differenza della Svizzera, non hanno prodotto normative significativamente dirette alla trasparenza in materia fiscale. Dall’Ecofin anche la decisione di istituire un’agenzia europea per la lotta al fenomeno del riciclaggio nell’Unione.

La decisione era ampiamente attesa. Già a metà settembre i gruppi di esperti dell’Ue avevano auspicato di eliminare la Svizzera dalla lista grigia.

La condizione per lo stralcio era l’accettazione da parte del popolo svizzero della Riforma fiscale e finanziamento dell’AVS (RFFA). Ciò è avvenuto lo scorso 19 maggio: alle urne il 66,4% dell’elettorato e tutti i cantoni hanno accolto il pacchetto di misure fiscali che entrerà in vigore il primo gennaio 2020.

Immediatamente dopo il sì popolare, il presidente della Confederazione Ueli Maurer aveva chiesto lo stralcio della Svizzera, un passo che a suo avviso doveva avvenire «il più presto possibile», visto che Berna dispone ora di un sistema fiscale compatibile con le norme dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) e dell’Ue.

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