Con comunicato stampa del 13 maggio 2020 l’AIDC ha fatto il punto sulle scadenze fiscali del mese di giugno.

Ormai da diversi anni giugno è diventato il mese dell’ingorgo fiscale, quest’anno l’effetto Coronavirus rischia di farlo passare alla storia per l’impressionante mole di adempimenti e versamenti.

Infatti, si arriva a questo appuntamento dopo due mesi di lockdown, durante i quali il mondo economico si è quasi completamente fermato e le energie di tutti si sono dovute concentrare nel mantenere in vita le proprie attività economiche.

E’ importante affrontare il problema poiché non ci sono le premesse per poter anche solo ipotizzare che fra qualche settimana tutte le difficoltà si siano magicamente risolte, il ritardo accumulato nei mesi di fermo operativo sia riassorbito e si possano, perciò, elaborare ed approvare i bilanci di tutte le società, predisporre le dichiarazioni IVA, calcolare e versare le imposte erariali e locali ed ottemperare a tutti gli altri adempimenti più o meno utili.

Quindi è fondamentale un intervento urgente di riarticolazione delle scadenze fiscali, una riprogrammazione seria degli adempimenti, che tenga conto della reale situazione operativa in cui versano imprese e professionisti.

Occorre prevedere che al rinvio dei termini di presentazione delle dichiarazioni fiscali si unisca quello dei relativi versamenti, ripristinando al contempo la facoltà di usufruire dei crediti d’imposta sin dal 1° gennaio dell’anno successivo alla loro maturazione.

L’auspicio è che il Governo possa rivedere il calendario degli adempimenti fiscali in maniera chiara ed indistinta per tutti i contribuenti; la priorità è di mettere le imprese ed i loro professionisti nelle condizioni di concentrarsi sulla gestione dei problemi generati dall’emergenza e non di disperdere energie con scadenze ed adempimenti che potranno essere resi successivamente.

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