Le novità della legge di Bilancio 2019 interessano imprese e cittadini, ma anche pensionati. Tanto che fra i buoni propositi del legislatore c’è anche una misura specifica per favorire il rientro dall’estero a chi è già in pensione. La disposizione è contenuta nell’articolo 1, commi 142-quindecies-sedecies, della legge di Bilancio e prevede che i titolari di pensione possono tassare in modo agevolato i redditi di “fonte estera” se tornano nel bel Paese e trasferiscono la loro residenza nel Mezzogiorno. Dal 2019 i pensionati potranno optare per il nuovo regime opzionale introdotto dall’articolo 24-ter del Tuir, inserito dalla modifica al Tuir apportata dalla Legge di Bilancio 2019. Il citato regime contribuirà – tra l’altro – anche al finanziamento delle Università del Mezzogiorno, che riceveranno le maggiori entrate derivanti dalla nuova disciplina in commento. Il nuovo regime opzionale è riservato ai i titolari di redditi da pensioni e garantisce – a determinate condizioni – una tassazione super agevolata del 7% – valida per 5 anni – e il riconoscimento di altri benefici. Eppure, il regime agevolato per i redditi prodotti all’estero non è una novità nel panorama fiscale italiano. Ecco perché, per comprendere la portata normativa disposta dal DDL 2019, diventa fondamentale ripercorre quanto già previsto in materia dal legislatore per favorire il rientro in “Italia”.

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