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Il legislatore fa un regalo di fine anno ai cittadini abbassando la misura degli interessi legali che, dal 1° gennaio 2016, saranno ridotti dallo 0,5% annuo allo 0,2. Diventerà perciò più leggero il costo del ravvedimento. Così come sarà meno oneroso pagare in ritardo le somme all’erario. La riduzione è disposta dall’articolo 1 del decreto del ministero dell’Economia dell’11 dicembre 2015, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 291 di ieri. Esso stabilisce che la misura del saggio degli interessi legali (articolo 1284 del Codice civile) è fissata allo 0,2% con decorrenza dal 1° gennaio 2016. Dal 2016 è anche previsto che per i versamenti effettuati con ritardo non superiore a 90 giorni la sanzione del 30% è ridotta al 15% (nuovo periodo inserito nell’articolo 13 del decreto legislativo 472/1997). In pratica, dal 2016, con il ravvedimento, per i ritardi fino a 14 giorni si applicherà la sanzione giornaliera dello 0,1% (in luogo dello 0,2%), per i ritardi da 15 a 30 giorni si applicherà la sanzione fissa dell’1,5% (invece del 3%), mentre per i ritardi da 31 a 90 giorni si applicherà la sanzione dell’1,67% (invece del 3,33%). Senza ravvedimento, comunque, per i pagamenti eseguiti entro 90 giorni, gli uffici applicheranno la sanzione dell’1% giornaliero, per ritardi fino a 14 giorni e del 15% fisso, per ritardi da 15 a 90 giorni. Per regolarizzare gli omessi o tardivi versamenti del 2015, con il ravvedimento, nel 2016, per gli interessi legali, si dovranno quindi applicare le due misure, dello 0,5% fino al 31 dicembre 2015 e dello 0,2% dal 1° gennaio 2016.

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