E’ in arrivo un nuovo decreto Sostegni, per cui il Governo è pronto a chiedere uno scostamento di bilancio pari a 30 miliardi di euro.

Dopo aprile con una nuova tranche di Sostegni per tutti, gli indennizzi ritorneranno a essere più selettivi. Nuovi contributi a fondo perduto, nuova liquidità alle imprese col rinnovo delle moratorie su finanziamenti e mutui fino al 31 dicembre di quest’anno; si valuta anche una proroga del blocco degli sfratti ed allo stesso tempo misure di ristoro per quei proprietari di casa che, con un reddito entro una certa soglia, hanno visto crollare le entrate causa mancati incassi dai canoni.

Parallelamente a queste misure il Governo sta lavorando anche alla riforma della riscossione. Il decreto Sostegni rinvia a un dm la gestione dello stock dell’arretrato di cartelle in pancia all’amministrazione: l’ipotesi è quella di prevedere il cosiddetto discarico automatico dei ruoli, secondo il quale al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello dell’affidamento, le quote non riscosse affidate all’agente della riscossione a decorrere da una certa data sono automaticamente discaricate, o in buona sostanza restituite all’amministrazione che le ha generate. L’ente creditore, qualora individui elementi reddituali o patrimoniali nuovi e significativi, riferibili al debitore e a condizione che non sia decorso il termine di prescrizione del diritto, può riaffidare in riscossione le somme.

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