Immaginate di avere investito su un’azione acquistata a 100 e che al prossimo 30 giugno varrà 200: vendendo oggi paghereste 20 di imposte, mentre dal 1° luglio ve ne chiederanno 26. Così accade nei passaggi di regime fiscale per gli investimenti, e così accadrà tra sette giorni, quando la percentuale di prelievo salirà – non per tutti – dal 20% al 26 per cento. È una situazione analoga a quella verificatasi tra il 31 dicembre 2011 e il 1° gennaio 2012, quando il prelievo su azioni, obbligazioni e fondi passò dal 12,5% al 20 per cento. La transizione La transizione dalla vecchia alla nuova percentuale prevede alcuni passaggi di tipo automatico e altri invece lasciati alla scelta del risparmiatore. Rammentando, preliminarmente, che per i titoli di Stato (BoT, CcT ecc.) italiani e per quelli esteri degli Stati white list (non paradisi di Angelo Labadini e Mauro Meazza – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/elOELF

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