È stata pubblicata nella G.U.U.E. serie L99 del 19 aprile 2018 la decisione di esecuzione del Consiglio dell’Unione europea n. 2018/593 del 16 aprile 2018, che autorizza l’Italia ad imporre la fatturazione elettronica.
La misura speciale di deroga alle disposizioni degli articoli 218 e 232 della direttiva IVA – che mettono sullo stesso piano la fattura cartacea e quella elettronica e subordinano il ricorso a quest’ultima all’accordo del destinatario – ha effetto temporaneo, dal 1° luglio 2018 al 31 dicembre 2021.
Un’eventuale (e più che probabile) richiesta di proroga da parte dell’Italia dovrà essere accompagnata da una relazione alla Commissione europea sull’efficacia della misura speciale nel contrasto dell’evasione e nella semplificazione della riscossione dell’IVA, nonché sull’incidenza dell’obbligo in termini di oneri e di costi amministrativi dei soggetti passivi.
Come si legge nelle premesse della decisione, considerata “l’estensione dell’ambito di applicazione e la novità della misura speciale”, le istituzioni dell’UE ritengono importante valutarne l’impatto riguardo agli aspetti sopra indicati.
Il “via libera” del Consiglio, infatti, si basa sull’articolo 395 della direttiva IVA, che consente di autorizzare misure speciali di deroga alla direttiva stessa “allo scopo di semplificare la riscossione dell’imposta o di evitare talune evasioni o elusioni fiscali”, obiettivi che l’Italia ha ritenuto di perseguire imponendo l’obbligo generalizzato della fatturazione elettronica che:
– da un lato, permette all’amministrazione finanziaria di acquisire in tempo reale le informazioni contenute nelle fatture, in modo da poter effettuare controlli tempestivi e automatici sulla coerenza dell’imposta dichiarata e versata,
– dall’altro lato, imprime un impulso alla digitalizzazione e semplifica la riscossione delle imposte.
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