Il governo tedesco ha deciso di abbassare temporaneamente l’imposta sul valore aggiunto (Iva) per la ristorazione . Per ristoranti e caffè la tassa sarà ridotta dal 19% al 7% sui pasti, a partire dal 1 luglio e per un anno.

L’obiettivo è quello di dare una spinta al settore, per la ripartenza.

L’annuncio della misura è stato dato in una conferenza stampa dell’esecutivo. La ristorazione è uno dei settori più colpiti a causa della chiusura forzata per le misure restrittive dovute al coronavirus. Ristoranti e bar in Germania sono ancora chiusi, e proprio oggi nella conferenza con le regioni si attende l’ufficializzazione della riapertura a maggio.

Tenendo conto che il settore della ristorazione e delle strutture ricettive sono fra i più colpiti dagli effetti del distanziamento sociale, sarebbe, a nostro parere, una bella idea abbassare temporaneamente l’IVA su queste attività anche in Italia.


E come fare per evitare il contagio fra gli avventori?

In Svizzera i bar e ristoranti potranno riaprire lunedì 11 maggio, ma seguendo una serie di regole molto stringenti per proteggere dal contagio da coronavirus sia i clienti che il personale. In particolare il piano per la ristorazione durante l’emergenza prevede, oltre alle regole più prettamente sanitarie, che vengano registrati nome, cognome e numero di telefono dei clienti, oltre al numero di tavolo utilizzato, in modo da poter tracciare gli eventuali contagi. I dati dovranno essere conservati dai ristoranti per 14 giorni, il tempo massimo di incubazione della malattia.

Il protocollo – presentato il 4 maggio dall’associazione di categoria GastroSuisse su richiesta del governo, che lo analizzerà venerdì – prevede che questi dati debbano essere acquisiti solo se il consumo del cibo avviene nel locale, in modo che l’azienda sia sempre in grado di fornire «informazioni sugli ultimi 14 giorni su quali tavoli sono stati serviti da un collaboratore» e il servizio sanitario possa «richiedere i dati di contatto qualora lo ritenga necessario». Lo scopo è avvisare i clienti del ristorante quando dovesse emergere che sono stati potenzialmente esposti al rischio del contagio, così che possano mettersi in autoisolamento o comunque consultare il proprio medico.

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