Sul superbonus si stanno organizzando tantissime realtà ed iniziative da parte di tutti gli operatori coinvolti. L’interesse per l’agevolazione è piuttosto altro.

Ma tutto questo lavoro preparatorio è al momento sospeso, in attesa di due decreti del Ministero dello sviluppo economico che, annunciati già nel mese di agosto, devono ancora essere pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale. Manca anche il portale dell’Enea per inviare le pratiche del superbonus. Ma soprattutto il legislatore ha già annunciato alcune correzioni al testo della disciplina contenuta nel decreto legge Rilancio. Prima fra tutte la proroga del termine del 31 dicembre 2021 che a questo punto è decisamente troppo stretto e consentirebbe di dare attuazione ad una minima parte dei progetti potenzialmente cantierabili. Senza contare la correzione di errori e sviste, o addirittura blocchi volutamente posti dall’Agenzia delle entrate, che rischiano di inibire l’interesse di una bella fetta di proprietari.

Nell’attesa che la politica e le burocrazie ministeriali si sveglino, l’effetto che sta producendo il superbonus è esattamente il contrario di quello auspicato: il blocco invece del rilancio dell’attività edilizia. I proprietari che avevano iniziato lavori di ristrutturazione o quelli che avevano intenzione di farlo, in attesa di capire come si assesterà la disciplina, hanno in gran parte fermato i cantieri, per non rischiare di perder un vantaggio fiscale comunque molto interessante. Restano alla finestra, per non compiere passi falsi.

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