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Il sistema pubblico di identità digitale, anche noto come Spid, è ormai pronto al vero debutto, dopo una lunga fase di varo e di progettazione: è stato infatti presentato oggi a Roma, presso il dipartimento della funzione pubblica. Una svolta per i cittadini, in particolare con la pa, in termini di semplificazione, molto attesa. Ecco cosa c’è da sapere sul cambiamento che verrà:

Cosa è
Un sistema di login unico che consente ai cittadini, ma anche alle imprese di accedere ai servizi online pubblici e privati, attraverso una sola identità digitale, eliminando quindi il moltiplicarsi di codici e chiavi di accesso per servizi differenti erogati in rete dalla pubblica amministrazione (e dei privati che aderiranno).

Quali servizi saranno accessibili via Spid
Molteplici. Tra i più comuni, i servizi anagrafici, gli sportelli telematici per le tasse, l’invio di domande come l’iscrizione alla gestione separata o alla disoccupazione, le denunce di infortunio all’Inail, il ritiro di referti medici, l’accesso ai certificati energetici, le prenotazioni sanitarie, le iscrizioni scolastiche, le pratiche di impresa, ecc ecc..

Quando saranno disponibili le prime identità digitali
Dal prossimo 15 marzo.

Quali sono gli enti raggiungibili via Spid
Inail, Inps, Agenzia delle Entrate e i comuni e le Regioni che si sono prestati come tali nella fase pilota (esempio: comune di Venezia, comune di Firenze, comune di Lecce e poi Regioni come Piemonte, Lazio, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Emilia Romagna). Progressivamente, si andrà verso l’implementazione del sistema: ad esempio Inps e Inail debuttano a marzo, l’Agenzia delle entrate ad aprile, mentre varia il panorama delle regioni e dei comuni, nel caso degli enti pilota. Ma, dal 15 marzo, qualsiasi soggetto pubblico e privato può diventare service provider.

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