Con l’approvazione del decreto fiscale 2019 si appresta al debutto la terza edizione della rottamazione delle cartelle. Il provvedimento, sulla falsa riga delle precedenti edizioni (disciplinate dall’art. 6, D.L. n. 193/2016 e dall’art. 1, D.L. n. 148/2017), prevede la possibilità di definire i ruoli, nonché i debiti da accertamento esecutivo e avvisi di addebito, al netto di sanzioni e interessi di mora, con obbligo di pagamento integrale delle sole imposte.

A differenza del passato, il decreto fiscale consente di dilazionare il pagamento in 5 anni con due versamenti semestrali entro il 31 luglio e il 30 novembre. Inoltre, sui versamenti dilazionabili in un numero massimo di 10 rate troverà applicazione un tasso di interesse considerevolmente più basso rispetto a quello applicato nelle precedenti edizioni: dal 4,5% al 2% annuo.
Il perimetro della nuova rottamazione è costituito dai debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017, che potranno essere definiti senza dover corrispondere le sanzioni incluse nei carichi stessi, né gli interessi di mora, né le c.d. “sanzioni civili”, accessorie ai crediti di natura previdenziale.

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