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Ristrutturazioni edilizie con tassazione Iva ridotta dal 10% al 4%. E’ una delle novità emerse rispetto al decreto sblocca Italia, approvato dalla commissione Ambiente della Camera e ieri approdato in Aula. Il taglio dell’Iva dal 10% al 4% costituisce un altro vantaggio per chi ristruttura il proprio immobile o ne migliora le prestazioni energetiche, che si aggiunge alla possibilità di avvalersi della detrazione Irpef del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, sui mobili e sui grandi elettrodomestici e di quella Irpef e Ires del 65% sui lavori per il risparmio energetico, prorogata al 2015 dalla legge di Stabilità.

La riduzione sarà coperta con l’aumento dell’Iva per le nuove costruzioni prima casa vendute direttamente dalle imprese, che passa dal 4 al 10%. Al riguardo il Servizio Studi della Camera segnala che quella del 4% è un’aliquota «ultraridotta», «adottata con una deroga specifica al momento della emanazione della prima direttiva Iva per una tabella predefinita di beni e servizi, e pertanto non modificabile: la normativa europea consente agli Stati membri di adottare due aliquote ridotte rispetto all’aliquota ordinaria, comunque non inferiori al 5%. Lo Stato italiano ha adottato una sola aliquota ridotta, al 10%. Occorrerebbe pertanto valutare la compatibilità comunitaria dell’aliquota introdotta dalla norma».

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