È corsa alla partita Iva tra i giovani professionisti. L’obiettivo è ottenere l’apertura della propria posizione fiscale prima della fine dell’anno, in modo di poter optare per il «forfettino» previsto dal dl n. 98/2011 e assicurarsi per i prossimi cinque anni l’imposta sostitutiva del 5% e il tetto dei ricavi ammessi di 30 mila euro. Una corsa contro il tempo innescata dalla legge di Stabilità 2015, ora all’esame del senato, che introduce un nuovo regime semplificato per le piccole partite Iva. Dal prossimo 1° gennaio per i minimi l’aliquota triplicherà al 15%, con un limite di fatturato variabile in base alla tipologia di attività esercitata: se per ristoratori, albergatori e commercianti l’asticella si alzerà a 40 mila euro, per professionisti e agenti di commercio scenderà a 15 mila.
Per avere qualche delucidazione sui principali cambiamenti che verrano introdotti col nuovo regime, vi inviatiamo a consultare questa pagina. https://www.studiogiallo.eu/?p=2686.
La legge di stabilità prevede tuttavia una norma transitoria che salvaguarda i contribuenti che al 31 dicembre 2014 già applicano i regimi agevolati previsti dalla legge n. 388/2000 (nuove attività produttive) e dal dl n. 98/2011 (nuovi minimi). In tale ipotesi i regimi speciali, che dal prossimo 1° gennaio saranno abrogati, potranno essere utilizzati fino alla naturale scadenza. Il che significa, nel caso del «forfettino» del 5%, dopo cinque anni di agevolazione oppure, per i soggetti più giovani, fino al compimento del 35° anno di età.
Questi ultimi giorni di dicembre sono quindi l’ultima possibilità per chi vuole beneficiare del forfettino.
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