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“Di quanti metri quadri è questa casa?”. Rispondere a una delle domande più comuni quando si tratta di vendere un immobile, comprarlo, o più semplicemente di pagare la tassa sui rifiuti (Tari) diventa molto più semplice. Da oggi l’Agenzia delle Entrate rende disponibile online il dato sulla superficie delle unità immobiliari urbane a destinazione ordinaria, iscritte nelle categorie catastali dei gruppi A (abitazioni e uffici), B (uffici pubblici, ospedali, scuole e altro) e C (box auto, cantine, laboratori, magazzini e negozi) e corredate di planimetria.

Il numero dei metri quadri comparirà nelle visure (consultabili su dai professionisti con il portale Sister e dai proprietari tramite Fisconline) insieme ai dati identificativi dell’immobile (sezione urbana, foglio, particella, subalterno, Comune) e ai dati di classamento (zona censuaria ed eventuale microzona, categoria catastale, classe, consistenza, rendita). Si tratta di una semplificazione che riguarda circa 57 milioni di unità immobiliari urbane.

Non solo: per gli stessi immobili sarà riportata in visura anche la superficie ai fini Tari (il dato serve a calcolare la base imponibile del tributo sui rifiuti), che è leggermente diversa, poiché – per le sole destinazioni abitative – non tiene conto di balconi, terrazzi e altre aree scoperte di pertinenza e accessorie.

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