Equitalia pignora i vitalizi dei consiglieri regionali calabresi

Di fronte al Grande esattore pure i consiglieri regionali diventano comuni mortali. Con i debiti da saldare e gli agguerriti creditori da placare. In Calabria, evidentemente, i lauti stipendi degli eletti – che attualmente guadagnano dagli 8 ai 9mila euro al mese – non erano così alti da permettere loro di pagare le cartelle esattoriali per tempo. E ora Equitalia ha pensato bene di scalfire il totem per eccellenza dei privilegi dei politici: il vitalizio. Che, tra molti pregi, ha il fastidioso difetto di non essere occultabile. È pubblico e i creditori possono aggredirlo rivolgendosi all’ente di riferimento, senza che i diretti interessati possano opporsi in alcun modo. Così è stato, infatti.

Negli ultimi due mesi, ben cinque ex consiglieri regionali calabresi hanno subìto il pignoramento della loro pensione speciale, in molti casi maturata dopo solo pochi anni di lavoro a Palazzo Campanella, sede del parlamentino regionale.

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