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Spese sanitarie sempre più a rischio nel prossimo 730 precompilato. La linea dura assunta dai medici per gli adempimenti a loro carico (ritenuti troppo pesanti dalla categoria) potrebbe portare a bloccare o almeno a rallentare la trasmissione. Anche perché l’Andi (associazione dentisti italiani) è sempre più orientata a impugnare al Tar il decreto ministeriale sull’invio delle spese. Sono due i profili ritenuti fortemente critici dalla categoria. In primo luogo, si fa notare che la trasmissione dei dati non è un automatismo a costo zero: le informazioni, infatti, arriveranno alle Entrate attraverso un adempimento che grava su medici e dentisti, chiamati a trasmettere i dati sulle fatture al Sistema tessera sanitaria.

In secondo luogo, a preoccupare non è solo l’adempimento in sé, ma anche le sanzioni previste in caso di «omessa, tardiva o errata trasmissione» che ammontano a 100 euro per ogni mancato o erroneo invio e possono arrivare fino a 50mila euro.

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