L’uso di carte di credito e app per effettuare i pagamenti gonfia i debiti dei cittadini. E’ quanto succede in Finlandia, dove nel 2018 l’81% dei pagamenti totali è stato effettuato con carta di credito o di debito e app, mentre l’uso del denaro contante si è ridotto al 19%. Risultato: sono decollati i debiti dei cittadini finlandesi: l’indebitamento delle famiglie in rapporto al loro reddito è più elevato che mai e ha raggiunto una media del 127%, una tendenza che, secondo le autorità, rappresenta una minaccia sia per la prosperità dei cittadini che per l’economia nazionale.

Il crescente indebitamento delle famiglie ha diverse cause: in parte è favorito dai bassi tassi di interesse (al minimo storico) che si respirano nel paese nordico e nel resto d’Europa; situazione che rende molto più economico indebitarsi per finanziare le spese. D’altra parte, però, è la digitalizzazione dei servizi di credito che spinge sul meccanismo del debito. L’uso crescente di carte di credito e di pagamenti attraverso app, infatti, portano a un minore utilizzo del contate ma anche a un minore controllo delle proprie spese. Secondo Jenni Hellstrom, direttore della comunicazione della Banca di Finlandia, la percentuale di pagamenti con carta di credito o di debito dei consumatori finlandesi nei negozi è aumentata dal 30% nel 2000 all’81% nel 2018, mentre l’uso del denaro è stato ridotto al 19%.

Mutui e spese per la casa

La spesa per la casa rappresenta circa il 60% del debito totale dei finlandesi, soprattutto sotto forma di mutui e prestiti, una modalità sempre più popolare. I bassi tassi di interesse, generalmente legati all’Euribor, hanno innescato la domanda di mutui negli ultimi anni, raggiungendo un importo totale di 100 miliardi di euro a fine 2019, quasi il 40% in più rispetto al 2010, secondo i dati dela Banca di Finlandia.

L’educazione finanziaria

Per cercare di invertire questa tendenza, le autorità finlandesi stanno preparando cambiamenti nel quadro normativo del settore e hanno avviato un progetto nazionale per migliorare le conoscenze finanziarie dei cittadini. La prima fase del progetto, coordinato dalla Banca di Finlandia e alla quale partecipano anche i ministeri della Giustizia e dell’Istruzione, varie Ong e altre istituzioni, è di analizzare il livello di conoscenza economica della popolazione in generale e le informazioni attualmente disponibili sull’argomento. Una volta raccolti i dati, svilupperanno un meccanismo che consentirà la valutazione continua del comportamento dei consumatori nei mercati finanziari e stabilirà una strategia a livello nazionale, che comprende autorità, banche, esperti, organizzazioni non governative, società, privati e sindacati. «L’idea generale è di facilitare l’accesso delle persone ai contenuti dell’educazione finanziaria su Internet, perché ora le informazioni sono ampiamente disperse su centinaia di diverse pagine Web», spiega Hellstrom alla Efe, attribuendo inoltre l’elevato indebitamento delle famiglie all’aumento delle società di credito, molte delle quali al di fuori del controllo delle autorità finanziarie, che offrono micro crediti rapidi e facili da ottenere, ma con alti interessi.

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