L’eldorado dei pensionati si fa un po’ meno dorato. Dal 2009 circa 27mila europei in pensione si sono trasferiti in Portogallo per sfruttare un gigantesco vantaggio fiscale concesso da Lisbona: la possibilità d’incassare la pensione lorda, senza alcuna tassa, per 10 anni. Oggi però questo regime, varato al picco della crisi finanziaria per attrarre soldi e investimenti, arriva al capolinea.

Con un emendamento alla legge di Bilancio 2020, il governo del socialista Antonio Costa ha introdotto un prelievo del 10% (pagamento minimo di 7.500 euro) su tutte le entrate previdenziali degli stranieri “residenti non abituali”.

Attenzione: per chi ha già fatto il grande passo verso il Portogallo non cambia nulla, perché le regole non si cambiano in modo retroattivo. Un portavoce del governo Costa ha precisato che la novità si applicherà solo ai nuovi arrivati.

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