In Svizzera è stata presentata un’iniziativa parlamentare tendente a danneggiare in particolare modo i lavoratori frontalieri.
L’iniziativa parlamentare firmata prevede un adeguamento della legge sugli assegni familiari per i figli residenti nell’Unione europea.

Gli assegni dovrebbero essere versati in maniera corrispondente al potere d’acquisto, come avviene per l’assicurazione disoccupazione.
Inoltre si prevede di ridurre di 100 franchi l’assegno minimo e al contempo introdurre un supplemento di 100 franchi destinato a bambini e ragazzi domiciliati in Svizzera per compensare la riduzione del potere d’acquisto.
Si stima che attualmente vengano pagati circa 420 milioni di franchi all’anno per assegni destinati nello spazio Ue. Con la parificazione del potere d’acquisto, queste persone non verrebbero svantaggiate o trattate altrimenti, verrebbe semplicemente corretto un chiaro favoritismo.

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