Sono 156 mila le domande presentate per la rottamazione delle cartelle di Equitalia, la cosiddetta definizione agevolata che consente di pagare l’importo residuo del debito con il Fisco senza versare le sanzioni e gli interessi di mora.

Ritmo in crescita da gennaio

È dal 4 novembre scorso che è possibile chiedere la rottamazione delle cartelle, relative al periodo tra il 2000 e il 2016. Ma è dai primi di gennaio che il numero delle domande sta salendo in maniera robusta, arrivando a una media di 4.750 richieste al giorno. Per depositare la richiesta c’è tempo fino al 31 marzo.

A Roma il doppio della domande di Milano

Al primo posto, nella classifica delle Regioni, c’è il Lazio con oltre 27 mila richieste. Solo nella provincia di Roma sono 21 mila. Seguono la Lombardia con quasi 22 mila (oltre 10 mila solo a Milano) e la Toscana con 14 mila. Il grosso delle cartelle per le quali è stata richiesta la rottamazione, circa il 72%, riguarda debiti verso l’Agenzia delle entrate. Un altro 20%, invece, è relativo a controversie con l’Inps, e quindi si tratta di contributi previdenziali. Solo il 3% riguarda i Comuni, comprendendo anche le multe dei vigili urbani.

Cinque rate o versamento unico

Entro il 31 maggio Equitalia invierà una comunicazione ai contribuenti che hanno presentato domanda, indicando la somma dovuta. A quel punto sarà possibile pagare in una soluzione unica, a luglio di quest’anno, oppure a rate, fino a un massimo di cinque, con l’ultimo versamento fissato a settembre del 2018. Dalla rottamazione delle cartelle lo Stato conta di incassare 3,4 miliardi di euro in due anni.

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