Così come era stato anticipato al termine della riunione con i sindacati a Palazzo Chigi, il Consiglio dei Ministri del 23 gennaio 2020 ha approvato il decreto attuativo della previsione contenuta nella legge di Bilancio in base alla quale si riduce il cuneo fiscale (ovvero la riduzione della differenza tra lordo e netto in busta paga) sugli stipendi dei lavoratori dipendenti con effetto dal 1° luglio.

Attualmente il bonus Renzi garantisce un beneficio di 960 euro annui ai lavoratori dipendenti caratterizzati da un importo della detrazione da lavoro minore dell’imposta lorda, qualora il reddito di riferimento (al netto della deduzione per l’abitazione principale) sia pari o inferiore a 24.600 euro. Superata tale cifra l’importo decresce fino ad azzerarsi per redditi pari a 26.600 euro. Alla luce del decreto ora varato, l’importo di 100 euro mensili (ad integrazione dell’attuale bonus IRPEF) verrà corrisposto interamente al di sotto di un reddito di 28.000 euro; al di sopra di tale soglia, l’importo decresce fino ad arrivare al valore di 80 euro in corrispondenza di un reddito di 35.000 euro. Superato tale livello, l’importo del beneficio continua a decrescere fino ad azzerarsi al raggiungimento di 40.000 euro di reddito.

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