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L’hanno chiamato il Frontaday, un’assemblea spontanea, nata da Facebook e aperta a tutti i frontalieri per affrontare insieme le preoccupazioni che derivano dall’entrata in vigore del nuovo accordo tra Italia e Svizzera. Si terrà il prossimo 30 gennaio nella sala conferenza del Bennet di Ponte Tresa. Ad organizzarla sono stati i promotori del gruppo Frontalieri Ticino che sul social network conta oltre 4mila iscritti.

I punti all’ordine del giorno riguardano le conseguenze delle nuove norme sulla tassazione dei lavoratori italiani in Svizzera che potrebbero portare all’applicazione delle aliquote italiane sugli stipendi dei frontalieri al posto dell’attuale prelievo alla fonte e stando a quanto si è appreso finora sui contenuti del testo che entrerà in vigore, potrebbero rappresentare un sacrificio non indifferente per i pendolari. Ma non è l’unico punto dolente e incerto per chi lavora in Ticino e negli altri cantoni elvetici: si discuterà anche della normativa che riguarda l’assistenza sanitaria dei lavoratori e del fatto di non sentirsi rappresentati dalle organizzazioni sindacali. Gli organizzatori precisano infatti che la manifestazione è spontanea e non vuole essere collegata ad alcuna realtà politica o di categoria, nonostante alcuni partiti e sindacati abbiano preso in questi giorni posizioni nette, dalla parte dei frontalieri.

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