Sembra essere scontata la sospensione generalizzata dei versamenti aventi scadenza lunedì 16 marzo 2020. Il “blocco”, sia pure temporaneo, dovrebbe riguardare ogni contribuente indipendentemente dalla localizzazione e dal settore economico di appartenenza.

Attenzione però, sembrerebbe che tale blocco riguardi soltanto i contribuenti più piccoli, con un volume d’affari inferiore ai 400.000€ nel caso svolgano prestazioni di servizi o di 700.000€ negli altri casi.

Inoltre, questa prima sospensione dovrebbe essere del tutto scollegata da possibili cali di fatturato.

La sospensione dei versamenti aventi scadenza entro il 16 marzo dovrebbe riguardare, l’IVA, le ritenute e i contributi previdenziali.

Non è poi chiaro, cosa sarà previsto per tutte le altre scadenze, come avvisi bonari, cartelle Agenzia Riscossione etc.

La sospensione dei versamenti futura e selettiva

Dalle parole del Ministro Gualtieri si comprende chiaramente che, per i versamenti successivi, i criteri che saranno utilizzati per valutare la sospensione saranno diversi.

Ad esempio
Per la scadenza del 16 aprile la scelta sembrerebbe andare verso il confronto tra il fatturato di marzo dell’anno 2020 e quello del corrispondente mese dell’anno 2019.

La determinazione dell’importo da sospendere dovrebbe essere in proporzione alla riduzione del fatturato.

Il criterio sembrerebbe essere ragionevole, ma non sarà di agevole applicazione.

Ad esempio, per i professionisti, potrebbero essere state fatturate nel mese di marzo alcune prestazioni concluse nel mese di febbraio, quando ancora il problema aveva una minore portata.

Il “calo”, però, potrebbe riguardare la diminuzione degli incassi.

Il parametro che più correttamente dovrebbe essere preso in considerazione riguarda la misurazione della liquidità, ma non sarà facile gestire un problema così delicato in tempi brevi.

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