Il decreto fiscale 2020 collegato alla legge di Bilancio aggiunge una sanzione per chi rifiuta i pagamenti elettronici.

La novella dispone che “nei casi di mancata accettazione di un pagamento effettuato con una carta di debito o di credito, da parte di un soggetto obbligato ai sensi del comma 4, si applica nei confronti del medesimo soggetto una sanzione amministrativa di importo pari a 30 euro, aumentata del 4 per cento del valore della transazione per la quale sia stata rifiutata l’accettazione del pagamento con mezzi elettronici”.

Secondo la nuova disposizione, l’obbligo non è più privo di sanzione. Conseguentemente, la previsione risulta ora effettivamente obbligatoria. La portata della disposizione può essere correttamente intesa solo dopo un’attenta lettura della disposizione che non prevede, diversamente da quanto è stato spesso affermato, l’obbligo di installazione del POS. La disposizione prevede l’irrogazione di una duplice sanzione nei casi di mancata accettazione dei pagamenti, che l’acquirente/committente intende effettuare con carta di debito o carta di credito. La differenza è sostanziale, in quanto la violazione può considerarsi effettuata solo allorquando il commerciante o il professionista non accetti di ricevere il pagamento con il bancomat o la carta di credito. In buona sostanza, la mancata installazione del POS non costituisce di per sé alcuna violazione, che si verifica solo successivamente allorquando il contribuente, a seguito di una specifica richiesta, rifiuti il pagamento con la moneta elettronica.

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