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Dal 2016 i dati relativi alle spese sanitarie potranno essere utilizzati per il 730 precompilato. Lo ha comunicato oggi l’Agenzia delle Entrate, precisando che ciò sarà possibile attraverso l’implementazione del Sistema Tessera Sanitaria gestito dal Mef, che metterà a disposizione del Fisco i dati relativi alle spese sanitarie e ai rimborsi effettuati nel periodo d’imposta precedente, semplificando ulteriormente la dichiarazione dei redditi per i lavoratori e i pensionati.

I dati potranno essere usati solo su base volontaria ed essere trasferiti al Fisco solo in forma aggregata. Inoltre, dovranno essere cancellati se riferiti a cittadini che non utilizzano la dichiarazione precompilata.

“Con il provvedimento del direttore delle Entrate pubblicato oggi – si legge nella nota dell’Agenzia –, vengono definite le modalità di utilizzo dei dati relativi alle spese sanitarie, necessarie per elaborare la dichiarazione dei redditi precompilata”.

I 3 PASSAGGI

Il sistema prevede tre passaggi:

1) medici, ospedali, ambulatori e farmacie inviano al Sistema Tessera Sanitaria i dati relativi a tutte le prestazioni erogate (dai dati identificativi dell’utente alla spesa sostenuta), anche di coloro che non usufruiscono della precompilata;

2) In un secondo momento l’Agenzia delle Entrate trasmette al Mef i codici fiscali delle persone a cui predisporrà la dichiarazione precompilata;

3) a quel punto il Tesoro renderà disponibili i dati sulle spese mediche, ma solo in forma aggregata, delle persone individuate.

I dati che il Sistema Tessera sanitaria fornirà alle Entrate dal 1° marzo di ogni anno sono quelli delle ricevute di pagamento, degli scontrini fiscali relativi alle spese sanitarie effettuate dal contribuente e dal familiare a carico e quelle dei rimborsi erogati.

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