image Diverse persone facoltose residenti in Svizzera beneficiano di un forfait fiscale, ossia di un’imposizione che permette a oltre 5600 facoltosi stranieri senza un’attività lucrativa in Svizzera di essere tassati unicamente secondo il loro dispendio e non in base al reddito e alla sostanza reale. Il sistema dei forfait fiscali si basa sul tenore di vita e sul dispendio del contribuente in Svizzera e non sulla sostanza e sul reddito effettivo. Viene applicato unicamente agli stranieri che non esercitano un’attività lucrativa in Svizzera. Nel 2012, il parlamento svizzero ha deciso di inasprire i requisiti per approfittare dell’imposizione secondo il dispendio. Questo sistema d’imposizione che nel 2012 ha generato un gettito fiscale complessivo di quasi 700 milioni di franchi alla Confederazione, ai cantoni e ai comuni, è aspramente criticato. Sotto la pressione popolare, cinque cantoni svizzero tedeschi l’hanno già soppresso; sono Zurigo, Basilea-Citta, Basilea-Campagna, Sciaffusa e Appenzello Esterno. Cinque altri cantoni – San Gallo, Turgovia, Lucerna, Nidwaldo e Berna – hanno votato contro la sua abolizione, inasprendo però i requisiti per beneficiare dell’imposizione secondo il dispendio. Il 30 novembre prossimo, il popolo svizzero deciderà se dare o meno il colpo di grazia a questo strumento creato nel 19° secolo per accogliere fiscalmente i ricchi signori inglesi venuti a trascorrere la loro pensione sulle rive del lago Lemano. Intitolata «Basta ai privilegi fiscali dei milionari (Abolizione dell’imposizione forfettaria)», l’iniziativa lanciata dal movimento politico La Sinistra, l’iniziativa è sostenuta dai rosso-verdi e dai sindacati, che giudicano il regime arbitrario e contrario al principio costituzionale dell’uguaglianza dei diritti. Per maggiori informazioni sul funzionamento di questo strumento, consultare questo PDF rilasciato dal governo federale elvetico:

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